Be water my friend.
Come Bruce Lee, uno psicologo ticinese e una coltivatrice di successi italiana possono aiutare il tuo business
re·si·lièn·za/
sostantivo femminile 1. Capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. 2. In psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Ci sono momenti, dove tutto sembra fluire in una direzione.
Sono arrivata a dicembre con i pensieri disordinatI almeno quanto la mia casa, e nessun idea di come volevo far evolvere Lo stile di Giò. Ho cominciato dalla parte più semplice. Fare ordine nella stanza in cui lavoro, e poi, un locale alle volta, in tutto il resto della casa. Ho recuperato spazio, e questo spazio mi ha permesso di respirare nuovamente e di riflesso di ordinare anche la mia mente. Sono certa che sia capitato anche a te, ci sono giorni in cui la voglia di fare ordine ti assale e allora come una furia svuoti armadi, riempi sacchi, getti cose seppellite la dentro da anni e alla fine sei stanchissima ma guardi quel ripiano nell’armadio riconquistato e ti senti bene.
Se poi in tutto questo ti capita di assistere a una conferenza per genitori tenuta da Claudio Luraschi, su come affrontare l’adolescenza dei figli e a fine della serata incantata dal modo di parlare di questo psicologo, ti dirigi all’uscita e trovi questo libro blu, con una goccia in copertina che attira la tua attenzione e il titolo RESILIENZA in evidenza. Un libro vietato ai minori di 40, e toh! Io ne ho proprio 40. Qualcosa nella testa si mette in moto.
“svuota la mente, sii senza forma, senza limiti, come l’acqua. Se metti l’acqua in una tazza, l’acqua diviene una tazza. Se metti l’acqua in una bottiglia, diventa una bottiglia. Se la metti in una teiera diventa una teiera. L’acqua può fluire o può spezzare. Si come l’acqua amico mio!
Bruce Lee
Per lasciare il superfluo, per stare con ciò che conta.
Per fare questo ho dovuto partire dall’inizio e così approfittando anche dell’invito di Gioia Gottini , coltivatrice di successi italiana, che si occupa di aiutare le donne a far crescere il proprio businnes ho ripercorso a ritroso il mio percorso. Uno sguardo sul passato, per avere più chiara la strada da prendere nel futuro.
Quando 5 anni fa ho cucito il mio primo pezzo di feltro avevo il semplice desiderio di fare qualcosa che mi distraesse e mi facesse star bene. Ero in ospedale, e stavo per essere operata per un tumore.
Ago e filo, sono stati una medicina per l’anima, tanto quanto il mix di farmaci chemioterapeutici lo sono stati per il corpo. Di questo sono fermamente convinta. La passione per il cucito, mi ha distolto dal fare pensieri pessimistici, mi ha portato a conoscere nuove persone ( oltre a quelle meravigliose che ho sempre avuto la fortuna di avere accanto ), ad avere sempre nuovi progetti che tenessero la mente occupata. Cucire è stata la mia terapia. Stoffe e colori la mia cura, e non credo sia un caso che nei giorni più duri io abbia creato in assoluto le cose più colorate e gioiose. Ed è anche per questo che ho aderito a vari progetti come per esempio quella di Gomitolo Rosa, che promuove negli ospedali il lavoro a maglia come terapia anti stress. ( te ne parlo qui ), o al dilagare delle gocce gentili ( di questo ti parlerò più avanti ma se vuoi puoi seguirle con l’hastag #goccegentili ).
È così che è nato LO STILE DI GIÒ ed è sotto lo slogan CIRCONDATI DI GIOIA che voglio vada avanti.
Con un’occhio di riguardo per il prossimo. Con l’idea di non coltivare contatti ma relazioni. Cercando di fare poco ma di farlo bene e cercando di prestare sempre più attenzione al territorio in cui ho la fortuna di vivere. Settimana prossima uscirà la seconda newsletter. Ci sarà un tutorial gentile in regalo per te. Non ti resta che iscriverti con il modulo che trovi infondo alla pagina. Per qualsiasi altra cosa invece puoi scrivermi via mail, ti basta andare qui.
Giò